DALLO SPAZIO AI CONFINI DEL “PIANETA BLU”
Come ammiriamo e proteggiamo gli ecosistemi polari
I ghiacciai: silenziosi custodi di ere passate e risorsa vitale per l’odierno equilibrio climatico della Terra. Queste imponenti masse di ghiaccio che si estendono ai due estremi del Pianeta sono una delle espressioni più maestose, estreme e fragili della natura. La bellezza mozzafiato di Artide e Antartide è tuttavia vulnerabile e sempre più minacciata dai cambiamenti climatici e dalle attività umane.
In occasione della dichiarazione delle Nazioni Unite del 2025 come Anno internazionale per la conservazione dei ghiacciai, attraverso una raccolta di straordinarie immagini catturate dai satelliti COSMO-SkyMed, accendiamo i riflettori sulla bellezza e la fragilità degli ecosistemi polari e sugli sforzi tecnologici e ambientali necessari per preservarli.
Intraprendiamo questo viaggio nel corso del Decennio delle Nazioni Unite per la Scienza degli Oceani per lo Sviluppo Sostenibile (2021-2030), unendoci a uno sforzo globale e condiviso per aumentare la consapevolezza della fragilità degli oceani polari e della necessità di sviluppare soluzioni innovative per la protezione dell’ambiente, salvaguardando anche le aree più remote della Terra. Allineando collettivamente ricerca, investimenti e iniziative intorno a una serie di sfide comuni, la comunità dell’Ocean Decade si propone di contribuire a un oceano funzionale, produttivo, resiliente, sostenibile e stimolante.
L’edizione 2025 di LOVE PLANET EARTH, patrocinata tra le attività del Decennio dall’Ocean Decade delle Nazioni Unite, dal Comitato Nazionale Italiano del Decennio (CND) e dalla Commissione Oceanografica Italiana (COI), esplora le aree marine ai due estremi della Terra, in un viaggio tra meraviglia, fragilità e innovazioni tecnologiche.
Il calendario LOVE PLANET EARTH 2025, con le sue immagini mozzafiato, è una potente testimonianza della missione vitale di COSMO- SkyMed per rispondere alle domande più complesse della Terra. Grazie alle tecnologie satellitari e alle soluzioni di geo-informazione più all’avanguardia, siamo in grado di monitorare le regioni più estreme, studiando le calotte polari e la biodiversità artica, il permafrost e l’inquinamento marino. Riusciamo ad analizzare i cambiamenti a cui gli ecosistemi stanno andando incontro, fornendo spunti di riflessione cruciali per indirizzare gli sforzi di conservazione della natura verso le modalità più efficienti.
Le “Sfide dell’Ocean Decade per un impatto collettivo” sono i 10 obiettivi strategici del Decennio delle Nazioni Unite per la Scienza degli Oceani per lo Sviluppo Sostenibile, da raggiungere entro il 2030, con l’obiettivo di salvaguardare i nostri oceani e promuovere pratiche sostenibili per un ambiente marino più sano. Le sfide descrivono le priorità più immediate del Decennio, dando forma al suo contributo complessivo all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile. Si configurano come un riferimento per un’ampia gamma di interlocutori in tutto il mondo, i quali scelgono di impegnarsi e collaborare per innescare una vera e propria rivoluzione della scienza degli oceani. Tramite la generazione di informazioni e conoscenze, le Sfide dell’Ocean Decade contribuiranno all’elaborazione di politiche più solide basate sulla scienza a livello globale, regionale, nazionale e locale. I progressi di ciascuna sfida sono attentamente monitorati da un comitato scientifico dedicato e tutte mirano all’obiettivo comune di garantire un oceano pulito, sano, resiliente, sicuro, accessibile e affascinante entro la fine del decennio.
Le sfide del Decennio Oceanico per un impatto collettivo

LOVE PLANET EARTH 2025
Oceano Antartico

Gennaio
Beaufort Sea, Alaska

Febbraio
Banks Island, Canada

Marzo
Mortsund, Norvegia

Aprile
Spildra Island, Norvegia

Maggio
Kapp Linné, Svalbard

Giugno
Baffin Island, Groenlandia

Luglio
Seymour Island, Antartide

Agosto
Bothnian Bay, Baltic Sea, Svezia e Finlandia

Settembre
Mar di Groenlandia, Svalbard

Ottobre
Havøygavlen, Norvegia

Novembre
Jökulsárlón Lake, Islanda
